Per Ugo Malaguti, ancora

Lo scorso agosto ho lanciato una breve raccolta fondi per Ugo Malaguti, padre nobile della fantascienza italiana, i cui risultati – molto buoni considerati i tempi brevissimi dell’iniziativa – ho raccontato qui. I 1387 euro raccolti hanno consentito a Ugo di prendere una boccata d’ossigeno.

C’è bisogno di nuovo dell’aiuto di tutti.

La madre di Ugo purtroppo ci ha lasciato alcune settimana fa, ma anche grazie al sostegno arrivato attraverso la rete ha potuto vivere i suoi ultimi giorni con il conforto di tutta l’assistenza necessaria. Tuttavia la situazione economica di Ugo, che ha dovuto cercare un nuovo alloggio e pagare molte spese arretrate e un consistente anticipo sull’affitto futuro, il tutto in condizioni di salute non brillanti e che richiederebbero interventi urgenti, resta assai precaria.

Insieme a Gino Roncaglia abbiamo quindi deciso di riaprire, sotto le feste, una sottoscrizione che possa aiutarlo a risolvere almeno i più impellenti problemi economici, a curarsi, a riprendere il lavoro e riconquistare quell’autonomia alla quale tiene moltissimo. Riporto – in sintesi – l’appello lanciato il 16 dicembre dalla casa editrice Elara:

Si avvicina il Natale, e vogliamo, con forza, determinazione e affetto, rivolgerci a tutti coloro che amano la letteratura fantastica, ne stimano e rispettano i grandi protagonisti, e possiedono il coraggio e l’umanità per essere solidali e generosi di fronte ai piccoli e grandi drammi che colpiscono persone a noi vicine, per lanciare un appello a favore di Ugo Malaguti, autore, traduttore, direttore di collane di grande impatto, fondatore della Libra e della Perseo, protagonista di lungo corso della science fiction nazionale e internazionale, il cui dramma umano ha commosso molti, destando anche molta solidarietà, e che ora ha bisogno, tutti speriamo per l’ultima volta ma la più importante, di qualche mano amica per uscire finalmente dal gorgo di un anno terribile.

Nel 2013 Ugo ha vissuto la lunga agonia di sua madre, alla quale si è dedicato giorno e notte per mesi, malgrado le sue condizioni di salute si facessero sempre più difficili: solo un immediato intervento chirurgico potrà restituircelo in piena forma – su questo i medici sono concordi – e si tratta di un intervento che ormai non può più essere posticipato.

La morte di sua madre, la perdita di altri affetti molto sentiti, l’impossibilità per quasi un anno di lavorare, che ha causato una pesantissima situazione finanziaria, aggravata da vicende che riguardano la stessa casa nella quale viveva, hanno portato Ugo sull’orlo dell’abisso.

Lo abbiamo salvato tutti insieme ad agosto, impedendo che una lunga e luminosa carriera si concludesse tragicamente, e lui ha combattuto, con orgoglio e coraggio, anche dopo il durissimo colpo della scomparsa di sua madre. (…)

Il 24 dicembre Ugo si trasferirà in una nuova casa, e questa svolta gli permetterà finalmente di riprendere il suo lavoro. Ma per riuscirci, per chiudere un anno davvero orribile, per sottrarsi a una spirale che rischiava di sommergerlo, ora ha bisogno di un ulteriore aiuto finanziario. (…)

Ugo Malaguti ha bisogno di una mano che lo tiri definitivamente fuori dall’abisso, e noi vogliamo e dobbiamo dargliela, perché la certezza di riaverlo con noi, di vederlo di nuovo alla guida delle collane da lui fondate e che tanti capolavori ci hanno offerto, di vederlo soprattutto riprendersi dalla terribile solitudine di questo anno orrendo, valgono un sacrificio, soprattutto in un periodo simbolicamente ideale.

Se abbiamo cuore e generosità, e questa volta sappiamo per certo che è in nostro potere farlo, diamo a Ugo la possibilità di vivere un Natale che sia di svolta. Lui chiede solo di poter riprendere in pieno il suo lavoro, di potersi curare. Le sue esigenze di vita sono così ridotte – non ha mai tenuto nulla per sé, possiamo testimoniarlo, e forse il fatto di dedicarsi sempre agli altri è stata una delle cause del suo dramma – che una volta sottratto alle pressioni e ai sacrifici avrà l’orgoglio di essere del tutto autosufficiente.

Mi sembra che questo appello sia sufficientemente chiaro ed esaustivo. Ora tocca a noi.

Io e Gino Roncaglia ci preoccuperemo d’integrare la cifra raccolta coprendo le commissioni di Paypal. Per comodità, ho riaperto la stessa pagina Kapipal che ho usato a fine agosto, per cui troverete che la cifra di partenza (oggi 20 dicembre alle 14.00) è esattamente quella con cui avevo chiuso la raccolta il 30 agosto 2013: 1387 euro. Si parte da lì e si arriva dove si può e si vuole.

La raccolta rimarrà aperta per tutto il periodo delle feste, fino al 6 gennaio 2014.

Ricordo a tutti che Kapipal è una piattaforma molto semplice che consente, via Paypal, di donare denaro:

  • non c’è bisogno di registrarsi
  • non c’è bisogno di avere un account Paypal
  • basta una carta di credito o una carta per effettuare pagamenti on-line
  • le donazioni sono private: solo io conosco il nome del donatore e il relativo ammontare.

Per aiutare si può fare molto: in primo luogo diffondere questo post. Se avete un sito e un blog potete inserire un widget come quello qui su, copiando e incollando questo pezzo di codice:

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La scorsa raccolta è stata vista da più di 1000 visitatori, ma solo 71 sono stati i donatori; lo ripeto: se ciascuno di quei visitatori avesse donato un solo euro la cifra raccolta sarebbe stata di molto maggiore. Non esitate allora, basta anche solo uno spicciolo.

Ancora una volta, grazie a tutti. Davvero.