La sedentarietà: il nemico N.1 dell’uomo del 2000.

È ormai appurato che uno stile di vita di natura sedentario genera dei rischi a breve e a lungo termine, compromettendo la salute e il benessere della mente e del corpo.

Certo è che spesso, il nostro fisico, per rigenerarsi e recuperare energie, ha bisogno di riposo e lo facciamo durante l’arco della giornata, mettendoci seduti.

Sedersi per un breve periodo di tempo risulta essere quindi un’azione di natura terapeutica, ma farlo o doverlo fare per molte ore, durante l’arco della giornata, induce a dei rischi di natura patologica.

È proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ad aver rilevato che, uno stile di vita sedentario, aumenta tutte le cause di mortalità, evidenzia l’insorgenza di malattie cardiovascolari, favorisce il sovrappeso e l’obesità, aumenta il rischio del tumore al colon, può far insorgere malattie come il diabete, può essere causa di patologie come l’ipertensione e l’osteoporosi, inoltre, favorisce gli stati d’ansia e depressivi.

Purtroppo, la sedentarietà, risulta essere una conseguenza di stili di vita che sono legati al progresso, ossia a tutto ciò che ha indotto gli individui ad inseguire agi e comodità. Complice anche la tecnologia che, se da un lato ha agevolato e ridotto gli sforzi fisici dell’uomo, dall’altro lo ha reso meno attivo dal punto di vista corporale.

Qualora ci dovessimo soffermare a pensare e riflettere, scopriremo che noi tutti trascorriamo moltissime ore seduti, o in auto, o davanti ad un pc, o davanti alla tv o giocando con una consolle.

Conosciamo realmente i rischi?

Stando seduti, i nostri polmoni non lavorano a pieno ritmo perché la cassa toracica non si espande completamente e quindi il livello di ossigeno che distribuiamo al nostro organismo risulta essere inferiore rispetto a quello che distribuiamo stando in posizione eretta, andando quindi a compromettere l’apparato cardiocircolatorio e l’ossigenazione delle cellule cerebrali che inducono di conseguenza l’individuo ad una perdita di concentrazione psicologica e cognitiva maggiore, nonché a uno stato di affaticamento fisico generalizzato.

Quando siamo seduti, il peso del nostro corpo non viene scaricato e supportato dalle nostre gambe, ma è la colonna vertebrale e i muscoli della schiena che devono farsene carico con conseguente sofferenza che genera il tanto odiato mal di schiena e lombalgia.

È necessario quindi modificare il nostro stile di vita, dedicandoci a svolgere una attività fisica costante e trovare rimedi alla quotidiana sedentarietà: è consigliabile recarsi al lavoro a piedi o in bici, fare le scale senza quindi usufruire dell’ascensore, si possono programmare delle pause di 3 minuti ogni 30 per alzarsi e camminare un pochino, quando si è al lavoro, decidere di fare una passeggiata anziché rimanere incollati davanti alla tv, praticare qualche esercizio a corpo libero mentre si è in casa, fare una bella pedalata in bici anziché rimanere per ore seduti a giocare con la nostra consolle preferita. Ad esempio, tutti coloro che hanno dei problemi di schiena possono ricorrere al correttore posturale, un moderno dispositivo che sostiene la schiena “addrizzando” la postura.

Per cui, concludendo, il migliore antidoto alla sedentarietà si chiama “attività fisica”.

Ovviamente l’intensità di ogni attività deve essere commisurata alle effettive e reali capacità di ogni singolo soggetto e scalata di conseguenza. Evitare gli infortuni permette di lavorare con costanza e la costanza nel tempo è essenziale per raccogliere i benefici legati al movimento.